Noi tutti sappiamo, grosso modo, cos’è la cinematografia. Sappiamo che è un sistema per la ripresa e la successiva proiezione su uno schermo di una serie continua di fotogrammi a brevissimo intervallo l’uno dall’altro, in modo che, per il fenomeno della persistenza delle immagini sulla retina, le azioni siano percepite dall’occhio in modo continuo. Sappiamo anche che per cinematografia s’intende il complesso delle attività tecniche, artistiche, industriali che concorrono alla realizzazione di film, ovvero l’insieme dei film prodotti in quanto espressione artistica, o mezzo d’informazione scientifico, industriale, documentario, didattico, propagandistico.

Eppure, quando siamo seduti al cinema oppure comodamente sul divano di casa, e ci sentiamo catapultati in una pellicola, non abbiamo minimamente idea di quanto lavoro ci sia dietro. Questo avviene poiché tutte le parti che operano nel settore rendono ogni singola scesa intrisa di una veridicità così vicina alla realtà che dimentichiamo che si tratti di vera e propria finzione.

E quanti settori di competenza lavorano all’interno di ogni singolo ciack? Una quantità molto importante ed oggi vogliamo soffermare l’attenzione su due di essi e mostrarvi come anche una bottega che si occupa di personalizzazione ha il suo ruolo nodale per la buona riuscita del film.

I due settori sono la scenografia e i costumi. Personalizzare è una parola chiave per tutti i tecnici che operano all’interno di una produzione cinematografica (basti pensare a figure come il makeup artist oppure hairstylist), ma la scenografia e i costumi sono lo sfondo su cui reciteranno gli attori e la consistenza dei ruoli immedesimati.

Nel 2019, Bellidea ha avuto il grande onore di collaborare per la realizzazione del film “Mollami” con produzione Sky Italia e la regia di Matteo Gentiloni. Il film tratta di tematiche molto delicate e attuali: Valentina ha una dipendenza dal pcp, un allucinogeno che consuma regolarmente, e un trauma nel passato, legato alla morte del fratello. Dopo essere finita ancora una volta fuori controllo, diffondendo un suo video hard, a 17 anni viene mandata dal padre in una clinica riabilitativa.

Ed è proprio sulla protagonista Valentina, che l’intervento di Bellidea è stato fondamentale: Maria Campanella, titolare della bottega fasanese, con il suo staff ha realizzato capi ricamati per alcune scene molto caratteristiche. Nello specifico un costume dove riprende un simbolo metaforico che lega l’animo della ragazza, con il suo vissuto difficile, alla vita: un salvagente, chiaro messaggio del fatto che Valentina avesse l’urgente bisogno di essere salvata.

Meno di un anno fa, Campanella è stata ingaggiata nuovamente per la realizzazione di elementi decorativi per un’altra grande produzione cinematografica (questa volta parliamo di Iervolino) e la presenza di attori di grande calibro e di fama internazionale. Purtroppo, per un patto di riservatezza, non possiamo svelare molto, ma ben presto – quando la pellicola sarà trasmessa sul grande schermo – vi daremo informazioni più dettagliate e immagini relative a questa nuova collaborazione.

L’orgoglio di lavorare per queste realtà così grandi, ovviamente, fornisce una carica fortissima all’équipe: la voglia di far sempre bene e spingere le proprie competenze costantemente con umiltà e professionalità.

E, ora, non ci resta che fare silenzio: lo spettacolo sta per cominciare!