Anche noi di Bellidea, non possiamo fermare questa grande gioia dal gusto tutto calcistico e, quindi, dedichiamo oggi, un blog alla Nazionale italiana.
Il fervore che abbraccia le nostre giornate, da domenica, ha insita una voglia di rivalsa, di riscatto e di good vibes: il mondo del calcio, indirettamente o direttamente, ci coinvolge tutti e se gli azzurri vincono, possiamo essere anche anti-calcio, ma “l’Italia è l’Italia”.
Una vittoria come questa dà speranza e si ha la percezione che, queste buone vibrazioni possano aiutarci a vivere meglio e a dimenticare le brutture che il nostro Paese, come il resto del mondo, ha dovuto subire a causa di un virus che pare, tra l’altro, che col “Bel paese” ci stia, sfortunatamente, anche fin troppo bene.
Ma ci siamo dimenticati di tutto domenica. Ai rigori siamo arrivati dopo 90’ di partita, 30’ di supplementari super sofferti. E molti di noi spettatori non si ricordavano nemmeno più il proprio nome e cognome. Questo è successo perché l’Italia ci ha fatto sognare…
Una parola per descrivere la Nazionale di Mancini? Gruppo.
“Tutti per uno, uno per tutti” è stato lo slogan di questa squadra. Una squadra formata da protagonisti, che hanno raccontato di un gruppo forte e coeso. Già alla vigilia dell’Europeo, Acerbi aveva definito la Nazionale Azzurra “un gruppo formato famiglia“, dove tutti si divertono e tutti si sentono importanti. E lo ha ribadito nel post-partita di Italia-Svizzera, spiegando che “siamo tutti titolari e ci credo a differenza di altre volte dove lo si dice e basta. Chiunque gioca fa la sua prestazione ed è merito del gruppo“. Un gruppo che, ancor oggi a campionato europeo chiuso, sembra non conoscere invidie né gelosie.
Belle parole, sì che, senza i fatti, conterebbero poco o nulla. E allora parliamo dei fatti, anzi dei numeri. Numeri che si son sempre visti, basti pensare alla perseveranza italiana delle ultime due partite, contro due squadre davvero molto competitive come Spagna ed Inghilterra.
Mancini ha saputo forgiare il gruppo nello spirito e nel gioco. Per coglierne lo spirito, basta osservare. Cosa? La passione con cui cantano, abbracciati, l’inno; la gioia pazza e (quasi) incredula che hanno sprigionato dopo ogni goal; le risate a bordo campo e in allenamento; l’elettricità che, come su un filo invisibile, scorre da un giocatore all’altro, sia nella professione di calciatore e sia nella vita privata, e che diviene guida nei movimenti, nei passaggi, nel gioco. Il gioco, appunto. O meglio, l’idea di gioco. Quella che il CT azzurro è riuscito ad inculcare nella testa di tutti i suoi ragazzi. Quell’idea che ha mosso la squadra sempre, difronte qualsiasi avversario o interpreti scesi in campo: una “bellidea”, dunque quella di Roberto Mancini!
E quando gli avversari si son fatti più forti, le partite più difficili, e le gambe e la testa più pesanti son serviti ancora tutti. È servito il gruppo. Questo gruppo. Un gruppo che vogliamo ora rivedere con la stessa grinta e tenacia il prossimo anno: ai mondiali ci presenteremo da vincitori europei e l’obiettivo sarà rivivere l’infinita felicità vissuta nel 2006 sotto il cielo di Berlino.
Il prossimo anno, la nazionale vestirà ancora con l’eleganza che ha contraddistinto ciascuno di loro sia per la tenuta formale e sia nella tenuta sportiva sul campo. E se nel primo caso l’iniziativa si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di collaborazione quadriennale, firmato nel 2019 da Giorgio Armani con FIGC, dall’altro anche la Puma ha realizzato un lavoro impeccabile con una divisa dai tessuti tecnici futuristici e da un servizio di personalizzazione, a dir poco, straordinario.
Noi di Bellidea abbiamo sempre abbracciato il mondo del sport e ci siamo occupati in tantissime occasioni di realizzazione di abbigliamento sportivo anche a livello agonistico, ma vedere il lavoro svolto sull’outfit della Nazionale è stato un monito che ci spinge a fare sempre meglio e superare le nostre abilità che, da oltre 10 anni, ci dedichiamo sempre a migliorare.
Perché lo staff di Maria Campanella è come la squadra di Mancini: fa squadra, fa gioco e non ha invidie né gelosie ma punta al miglioramento solo per superare se stessi.
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